STUDIO SULLA GESTUALITÀ – Accordion – Emanuele Viti

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La gestualità, è uno dei principali elementi dei quali bisogna tener presente, per dar VITA alla musica.
Spesso si dimentica che le spalle, l’avambraccio, il polso, sono elementi fondamentali ed il prolungamento del nostro corpo e delle nostre intenzioni per dar vita alla musica. Provate ad eseguire delle note con lo staccato di dito (vecchia tecnica russa) e poi con solo il gesto dell’avambraccio, (stesso staccato tenendo le dita ferme, mantice in compressione e senza affondare troppo il tasto). Vi accorgerete che avrete un effetto che definirei in “3D” (tridimensionale). Le note, avranno un effetto come un “punto interrogativo”. Lo staccato “di dito”, al cospetto, risulterà morto. Nella direzione d’orchestra, il direttore  eseguirà il primo gesto sempre in levare… prima che parta la nota ed in forma di slancio. L’essere umano prima di emettere un suono, respira…
tra una frase e l’altra respira (tradotto in alzata di avambraccio), un percussionista prima di percuotere, prenderà naturalmente lo slancio… PROVATE ad eseguire con la mano aperta ed in modo percussivo qualsiasi cellula di un brano che suonate ed osservate il gesto naturale del movimento d’avambraccio. Nelle pause e negli staccati si alzeranno  naturalmente sia polso che avambraccio. Una volta testato con la mano aperta, arcuate le dita come se le posizionaste sulla tastiera per suonare e ripetete la stessa cosa in modo percussivo, (potrete testarlo anche su un tavolo). OSSERVATE il vostro gesto soltanto sulle note staccate, nelle legature di portamento, semifrase o frase e vi accorgerete che il vostro avambraccio compirà dei movimenti di “alzate/respiri” naturali (in verticale). LA DOMANDA È: Perché su una tastiera nel momento di premere le note, questa naturalezza di movimento di avambraccio “verticale”, scomparirà? PER TIMORE di NON CADERE SULLA GIUSTA NOTA. Ed è proprio in quel momento che la musica inizia a morire. Questa pratica su una fisarmonica, non servirà a dar forza al suono, ma a contribuire ai giusti spazi nelle frasi ed ai naturali attacchi. La musica è composta da parte ritmica, melodica e silenzi. La parte della natura ritmica e la provenienza dell’impulso, vengono spesso dimenticate, portando il 90% dei fisarmonicisti e pianisti a suonare in modo sempre “orizzontale” a contatto con la tastiera e quasi mai “verticale”, da dove nasce il respiro, il ritmo e il diverso tipo di “Attacco”.
Almeno che non si abbiano una serie di semiminime, crome, semicrome facenti parte della stessa frase, gli elementi della gestualità, saranno i  principali deputati a dar vita alla natura musicale, i quali potremmo ottenere in modo corretto, soltanto seguendo la natura del gesto.
Fatemi sapere nei commenti cosa ne pensate!

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